Nel mondo classico antico, nel quale, come è noto, viene attribuito un forte potere simbolico alla vocalità e alla sua capa¬cità di esprimere significati ed emozioni e dove il «primato della voce appartiene naturalmente all’ἄνϑρωπος, homo loquens per antonomasia» (De Martino 1995), la voce femminile sembra essere identificabile prevalentemente in base ad alcuni correlati di natura fisica (l’acutezza, ad esempio), psichica (si tratta, molto spesso, di una voce for¬temente connotata sul piano dell’espressione emotiva, della capacità di seduzione) e, più genericamente, culturale (voce magica, straniera, incolta). Tali sono infatti le voci femminili che troviamo più frequentemente rappresentate in letteratura; si tratta tuttavia di voci molto ...