Rilanciando una prestigiosa collana da tempo interrotta, la «Nuova Universale Einaudi», l’editore Einaudi mi ha proposto di elaborare una nuova traduzione poetica dell’“Eneide”. Sebbene si tratti di un capolavoro già molto tradotto in passato, mi è risultato presto chiaro che c’era ampio campo per impostare la lunga e impegnativa operazione in modo radicalmente innovativo. La precedente tradizione delle traduzioni italiane dell’“Eneide” aveva totalmente trascurato di prestare adeguata attenzione ad alcuni fra i più rilevanti aspetti tecnici e stilistici del poema: di conseguenza il lettore italiano privo di conoscenze della lingua originale era impossibilitato a cogliere specifici tratti salienti di uno fra i più importanti capolavori del...