L'utilizzo giurisprudenziale della comparazione negli ordinamenti australiano e neo-zelandese

Lo studio nasce come contributo al volume collettaneo dedicato all'utilizzo della comparazione giuridica da parte delle cosrti nazionali nel sindacato di costituzionalit\ue0, coordinato dall'Associazione Italiana di Diritto Comparato e con il patrocinio della Corte costituzionale. Nello studio del ricorso alla comparazione da parte dei giudici australiani e neozelandesi si \ue8 reso necessario partire dalle connessioni \u2013 pregresse o a tutt\u2019oggi esistenti \u2013\u2013 con il common law inglese, con particolare riguardo all\u2019efficacia vincolante dei precedenti inglesi. Guardando all\u2019Australia, dove le fondamenta di una giurisprudenza effettivamente autonoma risalgono a una ventina d\u2019anni fa, sembra di poter ravvisare una combinazione di rispettosa attenzione e prudente cautela nell\u2019utilizzo dei precedenti stranieri da parte delle corti. Per questo, il giudice australiano si \ue8 imposto uno strict scrutiny, al fine di determinare se l\u2019influenza dei fattori peculiari di ogni societ\ue0 siano determinanti o meno ai fini della decisione. Di converso, l\u2019ancor breve storia della Supreme Court neozelandese, cos\uec aperta alle esperienze straniere, sembrerebbe palesare una tendenza contraria, considerato l\u2019ampio ricorso alla comparazione con gli altri sistemi di common law. Nonostante le cautele da parte della giurisprudenza australiana e, per contro, il coraggioso (per taluno, forse temerario) incipit della Corte suprema neozelandese nella sua attivit\ue0, i due sistemi condividono il comune affrancamento dal vincolo dei precedenti inglesi. In tal modo, in capo a ogni giudice di entrambi gli ordinamenti si \ue8 definitivamente affermata un\u2019autonoma consapevolezza del proprio ruolo creativo nell\u2019ambito del common law