QUANDO LE PIETRE DIVENTANO PAROLE

none1noIn questo articolo si ripercorrono da un punto di vista storico, sociale e letterario i momenti salienti degli anni precedenti alla Caduta del Muro di Berlino a partire dal novembre 1976, cioè da quello che è passato nella storia come il "Caso Biermann", l'espulsione dalla DDR del poeta e cantautore Wolf Biermann. A tale espulsiione seguì una forte presa di posizione di tutta l'Intellighenzia tedesco-orientale che portò gradualmente allo sfaldarsi della fiducia non solo degli intellettuali più avvertiti, ma anche da parte di molti cittadini, nel governo di Pankow. Tale caso viene considerato da molti osservatori come il vero e proprio "inizio della fine della DDR". L'articolo sottolinea, in particolare, il ruolo rivestito dagli "operatori della parola" in questo sommovimento sociale e cerca di tracciare alcune prospettive per la sempre più difficile costruzione della "Casa Europa", vista come Heimat per una coscienza spirituale ampliata, secondo le parole del grande scrittore Günter Kunert.Si tratta del testo della comunicazione tenuta al Municipio di Forlì in data 9 novembre 2009, Giornata della Libertà, su incarico del Comune di Forlì e di Europe Direct, Punto Europa di Forlì, per ricordare il ventennale della Caduta del Muro di Berlino.noneNADIANI G.NADIANI G