A partire dai primi anni del XX secolo, anzitutto in area germanofona e poi in Italia e in altri contesti, all’interno delle concezioni che hanno insistito sull’autonomia come carattere distintivo dell’arte, si è fatto ricorso a più riprese alla metafora dell’insularità. Le particolarità di un’isola – l’essere separata dalle altre terre e “incorniciata” dal mare, l’avere contorni ben defi niti, il distinguersi per particolari elementi autoctoni – sono state adattate all’opera d’arte per rivendicarne l’autosufficienza semantica e la conseguente esigenza di essere compresa e interpretata secondo principi a essa immanenti. Di qui l’impiego di vocaboli quali il tedesco Inselhaftigkeit e il suo corrispettivo italiano “insularità”. Alla storia ...
none1noattraverso gli esempi mitici di quelli che potremmo definire “maestri d’inganno”, è possibile...
L’immaginario collettivo è un’entità insidiosa, poiché ciò che vi si fissa scivola verso lo stereoti...
Dopo un libro che sosteneva come un’ottusa fiducia nel dato (spazio, tempo e città, 2009) potesse in...
A partire dai primi anni del XX secolo, anzitutto in area germanofona e poi in Italia e in altri con...
Il punto di vista creazionista sulla metafora ritiene che le metafore diano origine al significato ...
La dimensione dell’isola, per i Greci, è comune, condivisa e per certi versi scontata; come tale, co...
Il presente lavoro fa emergere una diversa immagine della favola, non pi\uf9 appiattita sugli astrat...
Nell\u2019architettura, tra la fine del secondo e l\u2019inizio del terzo millennio, si assiste al c...
L’intercultura di strada, mi pare di poter dire, ne ha fatta parecchia da quando era una parola inus...
Le metafore sono figure importanti del discorso e spesso rappresentano un problema per gli interpret...
Il lavoro di ricerca che si intende presentare parte da un interrogativo che ci si è posti, relativ...
«Forse un mattino andando in un’aria di vetro...». Che cos’è un’“aria di vetro”? Quando pensiamo al...
Tradizione, cultura, significato e meta sono (o erano?) ciò che distingue un insediamento umano da u...
La problematica aspirazione a un’arte, e in particolar modo a una musica, universale è pari a quella...
L’arte è evento individuale e sociale, ambito dello spirito umano che si sviluppa, oltre che per una...
none1noattraverso gli esempi mitici di quelli che potremmo definire “maestri d’inganno”, è possibile...
L’immaginario collettivo è un’entità insidiosa, poiché ciò che vi si fissa scivola verso lo stereoti...
Dopo un libro che sosteneva come un’ottusa fiducia nel dato (spazio, tempo e città, 2009) potesse in...
A partire dai primi anni del XX secolo, anzitutto in area germanofona e poi in Italia e in altri con...
Il punto di vista creazionista sulla metafora ritiene che le metafore diano origine al significato ...
La dimensione dell’isola, per i Greci, è comune, condivisa e per certi versi scontata; come tale, co...
Il presente lavoro fa emergere una diversa immagine della favola, non pi\uf9 appiattita sugli astrat...
Nell\u2019architettura, tra la fine del secondo e l\u2019inizio del terzo millennio, si assiste al c...
L’intercultura di strada, mi pare di poter dire, ne ha fatta parecchia da quando era una parola inus...
Le metafore sono figure importanti del discorso e spesso rappresentano un problema per gli interpret...
Il lavoro di ricerca che si intende presentare parte da un interrogativo che ci si è posti, relativ...
«Forse un mattino andando in un’aria di vetro...». Che cos’è un’“aria di vetro”? Quando pensiamo al...
Tradizione, cultura, significato e meta sono (o erano?) ciò che distingue un insediamento umano da u...
La problematica aspirazione a un’arte, e in particolar modo a una musica, universale è pari a quella...
L’arte è evento individuale e sociale, ambito dello spirito umano che si sviluppa, oltre che per una...
none1noattraverso gli esempi mitici di quelli che potremmo definire “maestri d’inganno”, è possibile...
L’immaginario collettivo è un’entità insidiosa, poiché ciò che vi si fissa scivola verso lo stereoti...
Dopo un libro che sosteneva come un’ottusa fiducia nel dato (spazio, tempo e città, 2009) potesse in...