La dimensione dell’isola, per i Greci, è comune, condivisa e per certi versi scontata; come tale, così, essa non produce immediatamente una categoria specifica della descrizione etnografica né un parametro generale che riconduca un tratto fisico, un’abitudine comportamentale, una pratica sociale al solo e nudo dato geografico dell’insularità. Essere isolani, insomma, non significa di per sé essere altri. L’insularità però diventa di nuovo elemento dirimente quando ci si sposti dal piano di realtà a quello delle immaginazioni, quando cioè sulla descrizione prevale la proiezione intellettuale che sconfina in un’etnografia solo immaginaria e da questa giunge all’utopia. In tal senso sono rivelatrici alcune pagine dei primi libri di Diodoro Sic...