Jean Epstein affida al film Le tempestaire (1947) la propria riflessione sulla capacità del cinema di modulare il puro vissuto e insieme l’esperienza del soggetto. Epstein legava la forza visionaria del cinema alla fotogenia che irradia dall’incontro tra il mondo e la macchina da presa; una potenza specifica del cinema che si libera proprio grazie all’occhio meccanico della cinepresa, la quale – fissando oggetti, volti, luoghi – fa «apparire una verità nuova e impietosa delle cose». La macchina da presa dissolve così l’immagine unitaria del sé e del mondo, dispersi ora nelle infinite pieghe di uno sguardo disumano e impersonale che frantuma l’unità del reale in una moltitudine di immagini. La fotogenia, tuttavia, non definisce una soglia ma...
Fin dalle origini, il cinema \ue8 stato pensato (e utilizzato) anche come dispositivo di mediazione ...
Italo Calvino dans le Vicomte pourfendu (1952) et dans le Chevalier inexistant (1959), Mario Monicel...
Il saggio sui rapporti tra il carceriere e il sorvegliato nell'isola del confino, rappresentati nel ...
Jean Epstein affida al film Le tempestaire (1947) la propria riflessione sulla capacità del cinema d...
Nei primi scritti teorici che si affacciano sugli anni Venti (Le Phénomène littéraire e La Poésie d’...
Attraverso il film di Emidio Greco del 1974, il saggio esplora in chiave distopica il mito del cinem...
Profilo del regista francese Jean Epstein, autore di alcuni dei film più significativi della Prima a...
‘Il fiore delle Mille e una notte’ di Pasolini fornisce notevoli spunti di riflessione sulla questio...
Il saggio si concentra sulle memorie fittizie di alcune celebrità letterarie come campo d'indagine r...
Il saggio si occupa delle opere cinematografiche di uno degli autori e attori più importanti del tea...
I film della regista Agnieszka Holland hanno una struttura compositiva descritta da un sapiente uso ...
Nel corso della storia del cinema il lieto fine emerge come il “tesoro ideologico” in cui si compie ...
La vera passione comporta inevitabilmente il cattivo gusto perché è intera, chiassosa,violenta, priv...
Il saggio parte da ciò che accomuna, per Eduardo e per Fo, il cinema e la televisione al teatro, in ...
Da Miss Marx a Undine, da Favolacce a Tenet, agli ultimi film di Clint Eastwood, Gianni Amelio e Woo...
Fin dalle origini, il cinema \ue8 stato pensato (e utilizzato) anche come dispositivo di mediazione ...
Italo Calvino dans le Vicomte pourfendu (1952) et dans le Chevalier inexistant (1959), Mario Monicel...
Il saggio sui rapporti tra il carceriere e il sorvegliato nell'isola del confino, rappresentati nel ...
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