Sustaining warm and inclusive transitions across the early years: insights from the START project

Le buone transizioni positive tra casa, ECEC e istruzione scolastica obbligatoria (CSE) sono fondamentali per promuovere lo sviluppo ed il successo scolastico dei bambini, in particolare nel caso di bambini provenienti da background migrante. Tuttavia, a causa di pratiche istituzionali obsolete per quanto radicate e alla mancanza di aggiornamento rispetto a questo tema da parte dei diversi gruppi di professionisti coinvolti, il modo in cui le transizioni sono gestite tende a favorire involontariamente i bambini provenienti da contesti più avvantaggiati, le cui famiglie sanno come 'muoversi' nel sistema educativo, anche in situazioni di criticità. L'articolo presenta i risultati di uno studio transnazionale di azione-ricerca partecipativa (START) condotto in quattro paesi (Italia, Slovenia, Inghilterra, Belgio), discutendo di come un approccio inclusivo di gestione delle pratiche di continuità educativa e scolastica possa meglio rispondere alle esigenze dei bambini migranti e delle famiglie in modo olistico modo.Positive transitions across home, ECEC and compulsory school education (CSE) are critical in promoting children's development and educational achievement: this seems especially the case for children from migrant backgrounds. However, as a consequence of entrenched institutional practices and lack of ownership the issues by the different groups of professionals involved, the way transitions are managed tends to unintentionally favour children from more advantaged backgrounds, whose families know how to navigate the educational system, including its flaws. The article presents the findings from a transnational participatory action-research study (START) carried out in four countries (Italy, Slovenia, England, Belgium), discussing how an inclusive transition approach can better address the needs of migrant children and families in a holistic way