La relazione verte sul rapporto tra stile compositivo, funzione (o possibili funzioni) e ‘suono’ alla luce delle conoscenze attuali sugli usi e sulle pratiche della polifonia sacra nelle chiese parrocchiali e monastiche in Italia tra tardo Medioevo e Rinascimento. Identificati i contesti più tipici per l’uso della polifonia sacra nell’ambito delle feste principali di tali chiese, si apre la strada per una più precisa definizione dei repertori usati e delle caratteristiche (compositive ed esecutive) che li contraddistinguono. Si farà riferimento sia ai repertori della polifonia ‘d’arte’ che alle pratiche di elaborazione, eventualmente improvvisata, su canto liturgico