Il libro descrive le forme e le finalità della retorica seguendo una prospettiva che è sia storica, sia teorica e privilegiando tre periodi: la cultura classica, l’età moderna e l’età contemporanea. Nel primo periodo - con i sofisti, Aristotele, Cicerone e Quintiliano - la disciplina si è formata e ha trovato una sistematizzazione definitiva. Il secondo periodo è considerato il “nemico” della retorica, perché durante questa fase Locke, Hume, Kant e altri la criticano aspramente. Nel libro viene messa in discussione questa tesi perché in realtà la retorica continua a svolgere una funzione strategica e la stessa posizione di Locke è più sfumata di quanto si creda: le sue critiche riguardano aspetti specifici (il formalismo, l’indifferenza per...