Nel contributo si prende in esame il corpus di testi (consta in tutto di quindici componimenti, per la maggior parte ancora inediti) attribuiti a maestro Gregorio d’Arezzo nel ms. 1100 della Biblioteca Riccardiana di Firenze (databile all’inizio del sec. XV) e nel ms. Ashb. 478 della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze (di poco posteriore all’altro codice), che allo stato attuale risultano essere le uniche testimonianze dell’attività poetica di questo poco noto rimatore trecentesco. In particolare, fornendo altresì una prima edizione di alcune porzioni inedite dei testi utili al confronto, si dà conto in questa sede delle sistematiche riprese, spesso veri e propri calchi riscontrabili in numerosi componimenti, da Guittone d’Arezzo (se...