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Per secoli i testi superstiti dell\u2019antica tragedia greca erano circolati in copie che a stento permettevano di distinguere tra le originarie porzioni recitate e quelle meliche; esemplari nei quali, per di pi\uf9, si era perduto ogni rapporto strutturale interno ai canti, trascritti senza alcun riguardo per gli intimi legami di responsione. Solo attorno al 1320 il bizantino Demetrio Triclinio, che aveva attentamente studiato la struttura degli Epinici pindarici e delle commedie di Aristofane, seguendo questa traccia pot\ue9 \u201critrovare\u201d quei legami anche nelle tragedie, e corred\uf2 le proprie copie di un minuto commento metrico. Due secoli dopo, per una fortunata coincidenza, un codice sofocleo prodotto dalla cerchia di Demetr...