Lo scritto si incentra sul quesito referendario volto ad abrogare il reato di omicidio del consenziente - salvi alcuni casi circoscritti - il quale presenta diversi aspetti problematici. Il riferimento è alla denominazione - e quindi alla definizione dell’oggetto del referendum -, alla libertà di voto, alla chiarezza e completezza del quesito e all’idoneità dello strumento referendario a raggiungere effettivamente lo scopo; mostra, inoltre, una finalità palesemente «introduttiva di norme che non esistono». Rileva, soprattutto, il carattere costituzionalmente vincolato di una norma penale - quella che si vorrebbe abrogare - espressiva di una garanzia minima del diritto alla vita, tanto più che la stessa Corte ha di recente affermato che il m...