I giornali creano un codice interpretativo il cui ricorso segna un’abitudine che incontra un’accettazione diffusa, espressa da questa catena: il cronista riceve il consenso dal direttore, il direttore dalla proprietà, la proprietà dai potentati economici e dalle figure istituzionali. In questo ambito il lettore finisce per essere più formato che informato. Per piazza Fontana parliamo di schema narrativo canonico, ovvero di una graduale costruzione criminalizzante, dove ogni evento sociale nel corso del tempo produce crescenti effetti perversi. L’autunno caldo, nelle versioni più estremizzanti, genera la strage alla Banca dell’Agricoltura, con il suo carico di 17 morti e un impatto deflagrante per tutto quello che arriva dopo. Con Piazza del...