\u201cIn guisa che, senza pennello sembrapure fatta a pennello\u201d: il ruolo del disegno nelle decorazioni in marmi policromi tra Napoli e Sicilia nel XVII secolo

L\u2019impiego dei marmi policromi nell\u2019architettura religiosa delle capitali dei regni di Napoli e Sicilia costituisce una delle manifestazioni pi\uf9 eclatanti dell\u2019arte di et\ue0 barocca nell\u2019Italia meridionale. Il fenomeno siciliano, tuttavia, \ue8 stato tradizionalmente interpretato come una filiazione di quello napoletano, definendolo in alcuni casi come \u201cdialetto\u201d della lingua napoletana\u201d, in un\u2019idea precostituita di svalutazione del fenomeno in s\ue9, inteso come risultato del folclore popolaresco. Sulla scia di studi pi\uf9 recenti,che hanno ricondotto il fenomeno nella sfera dell\u2019arte elitaria, valutando con pi\uf9 attenzione i committenti e gli artisti coinvolti,e hanno posto in luce sostanziali gradi di libert\ue0 rispetto alle vicende napoletane che, nel corso del XVII secolo, comportarono evidenti diferenze nel processo ideativo e quindi disegnativo delle opere, il contributo analizza il ruolo del disegno nella decorazione a marmi policromi in Sicilia e a Napoli nel Seicento