Il saggio presenta un’analisi sull’opera dell’artista Eva Marisaldi (Bologna 1966), Dopolavoro, installazione realizzata nell’ambito della 48° edizione del Premio Suzzara (2013) presso la Galleria del Premio (Suzzara, Mn) che consiste in quattro “festoni” composti da bandiere rettangolari della dimensione di una pagina di quaderno (cm 18x22) disegnate a mano dall’artista. Il racconto, così articolato, è costituito da scritte e figure che si riferiscono, oltre che a vicende autobiografiche e all’attualità di notizie apparse su giornali selezionati dall’artista stessa, al cinema e a Cesare Zavattini (ideatore del premio insieme a Dino Villani) e alle opere della collezione del Premio. L’opera intesse uno stretto legame con il tema del “lavoro...