Nell’estate del 1960 Alberto Moravia giunge in Brasile per presiedere il congresso del PEN Club. Ha appena concluso La noia, il suo undicesimo romanzo, quello che più direttamente si ricollega all’ispirazione originaria dell’opera di esordio, Gli indifferenti (1929), e che segna una decisiva svolta nel suo percorso artistico, intellettuale e umano. Il saggio ricostruisce quel momento della vita e dell’opera dello scrittore cinquantenne, in cui si riassume e si conclude una decennale ricerca e si apre una nuova fase. Ripercorrendo gli articoli scritti per Il Corriere della Sera e la recensione a Quarto de despejo di Carolina de Jesus, viene focalizzata l’originale e acuta riflessione di Moravia sul Brasile di quegli anni (Brasilia, Bahia, Ri...