Introduzione

Il numero che mi accingo a presentare propone una serie di studi e riflessioni scientifiche sul rapporto fra Teatro e Salute Mentale. Più in particolare il numero tematizza il lavoro che negli anni ha svolto e continua a svolgere il gruppo del Coordinamento Teatro e Salute Mentale della regione Emilia Romagna. L’idea di comporre questo numero nasce a seguito del convegno tenutosi a Bologna il 2 Dicembre 2013 da titolo “Il Teatro Illimitato. Teatro, salute mentale, economie per una cultura di comunità”, momento di sintesi sul tema proposto e portato avanti dal Coordinamento Teatro e Salute Mentale della regione Emilia Romagna. In particolare vogliamo ringraziare qui Gualtiero Harrison che dopo la sua fondamentale partecipazione al convegno come relatore si è fatto promotore di una iniziativa che ha ripreso ancora una volta la nostra esperienza e le nostre riflessioni per farne un numero monografico da pubblicare su questa rivista. E dopo un lungo lavoro di elaborazione e di maturazione sul rapporto fra “Teatro e Salute Mentale”, eccoci finalmente pronti per proporre queste riflessioni ai nostri lettori appassionati e, allo stresso tempo, a un pubblico più ampio come quello che gli strumenti elettronici, ormai a disposizione di tutti, permettono di raggiungere. Scendendo nel contenuto dei singoli contributi, nel primo articolo dal titolo: “Le funzioni della rappresentazione drammaturgica in psichiatria” ritroviamo riflessioni che si concentrano sul ruolo che le attività teatrali hanno giocato storicamente nella disciplina psichiatrica. Gli autori riflettono su come il teatro abbia contribuito a percorrere tale direzione e di come abbia innescato e accompagnato il processo di de-istituzionalizzazione dei manicomi. Nel secondo articolo dal titolo: Il ruolo del teatro nell'ambito del Coordinamento Teatro e Salute Mentale della regione Emilia-Romagna si narra il processo che ha condotto alla costituzione di una rete denominata Coordinamento Teatro e Salute Mentale descrivendo le sue funzioni e il tipo di sguardo sul teatro che essa abbraccia. Il contributo si conclud