Teorie e prassi del dialogo sociale europeo

Il saggio analizza il dialogo sociale quale capitolo importante del processo di integrazione europea e della stessa architettura istituzionale che ne governa l’evoluzione, come ridefinita dal Trattato di Lisbona, a seguito di un percorso di crescente complessità e intriso di contraddizioni e, forse, di occasioni mancate. Richiamate le prime forme di istituzionalizzazione del dialogo sociale europeo sullo sfondo del processo di allargamento oltre il muro di Berlino, l’Autrice si sofferma sull’ambiguo rapporto del dialogo sociale europeo con i postulati classici del diritto sindacale (libertà sindacale, contrattazione collettiva e sciopero) e delle relazioni industriali (istituzionalizzazione del conflitto collettivo e regolazione del mercato del lavoro) e ne mette in luce la tendenziale vocazione, nelle sue diverse declinazioni, a integrare o a compensare i vuoti o i limiti di natura istituzionale e/o di identità socio-politica del processo di integrazione europea, sino a proporsi quale surrogato funzionale dei principi di democrazia sociale, economica e politic