Musica pop(olare) e musica colta nell’educazione linguistica e letteraria

Come si evince dal titolo, parlare di ‘musica e apprendimento/insegnamento linguistico’ non è proponibile se consideriamo che la musica si articola (almeno) in due universi, la musica colta (che richiede una formazione ad hoc per essere apprezzata) e la musica popolare o pop, che è immediatamente fruibile senza una preparazione specifica. Ma a sua volta la musica colta si articola in varie categorie, dall’opera e dalle arie singole al jazz contemporaneo, oggi esempi di musica colta ma in molti casi musica ‘pop’ ai tempi della loro composizione; e anche la musica pop si articola in canzoni commerciali mirate al divertimento e all’emozione immediata e canzoni cosiddette ‘d’autore’, con pretese culturali e talvolta anche letterarie. Stante questa pluralità di significati del primo termine, musica, è ovvio che quel che si propone allo studente è un’esperienza o di apprendimento linguistico o di piacere emozionale o di incursione culturale in campi musicali insoliti – tutte esperienze in cui la musica colta o pop è usata anche per insegnare o per sostenere indirettamente l’acquisizione o per motivare – realtà diverse che non possono essere confuse in un’unica prospettiva. Il saggio vuole esplorare questa complessità cercando di mapparla