Lo smeraldo di Mario Soldati può essere appieno inserito in quell'atmosfera di grande sera del mondo, cui fa riferimento Bruno Pischedda in relazione alla letteratura italiana degli anni Settanta, la quale reagisce con una cultura apocalittica e un anticapitalismo romantico alla repulsione del moderno. La sfera distopica del romanzo è interpretabile tramite la categoria della lontananza attuata per mezzo dell'espediente del sogno. Il senso della fine è relegato nella dimensione onirica come passaggio necessario per la ricomposizione dell'io. Il lavoro di ricerca è incentrato sullo studio delle fonti principali del romanzo in seno all'individuazione della matrice epico-avventurosa quale componente sostanziale dell'opera: gli autori coinvol...