PROVE DI ADATTAMENTO DELLA CANAPA (CANNABIS SATIVA L.) NELL'APPENNINO DELL\u2019EMILIA CENTRALE

La canapa (Cannabis sativa L.) \ue8 una pianta utilizzata per molteplici usi. In Europa, tra il XVI e il XVII secolo, era una delle colture principali impiegate per la produzione di fibre tessili. Gi\ue0 a partire da fine \u2018800 la mancata industrializzazione, il proibizionismo e la disponibilit\ue0 di nuove fibre pi\uf9 competitive hanno portato al declino della canapicoltura. Negli ultimi anni per\uf2, caratteristiche positive quali il basso impatto ambientale, la capacit\ue0 di ridurre il consumo dei suoli, le basse esigenze colturali, nonch\ue9 il suo possibile uso in diversi settori (alimentare, erboristico, della bioedilizia, ecc.) hanno portato a riconsiderare la sua coltivazione. La canapa, infatti, \ue8 una coltura dinamica che si adatta a diverse condizioni agro-ambientali e che non ha grandi esigenze idriche, nutritive e fitosanitarie. Pertanto, potrebbe essere coltivata con buone rese anche in ambienti marginali come ad esempio quelli dell\u2019Appennino emiliano. Lo scopo di questo studio \ue8 stato quello di valutare l\u2019adattamento di diverse cultivar moderne di canapa in un\u2019azienda sperimentale biologica, situata nell\u2019Appennino dell\u2019Emilia centrale, per la produzione di infiorescenze da destinare all\u2019estrazione di oli essenziali. La prova \ue8 stata effettuata nel 2016 presso l\u2019azienda dell\u2019Istituto \u201cLazzaro Spallanzani\u201d, Montombraro (Modena). Tre diverse cultivar, Uso 31, Futura 75 e Fedora 17, sono state seminate nella seconda decade di giugno secondo uno schema sperimentale a blocchi completamente randomizzati. Durante la prova non sono stati utilizzati fertilizzanti e prodotti fitosanitari ed \ue8 stata effettuata solo un\u2019irrigazione di soccorso all\u2019emergenza. Sono stati poi rilevati i seguenti parametri: emergenza piante, altezza della pianta, diametro colletto, biomassa aerea fresca (di infiorescenze, fusti e foglie), indice relativo al contenuto in clorofilla mediante SPAD-502. Dai rilievi effettuati \ue8 emerso che tutte e 3 le cultivar si sono adattate bene alle condizioni di coltivazione ma la cultivar Futura 75 \ue8 quella che si \ue8 adattata meglio all\u2019ambiente di coltivazione ed ha mostrato una produzione di biomassa fresca di infiorescenze superiore alle altre 2 cultivar. Sono in corso prove di estrazione degli oli essenziali dai campioni di biomassa raccolti mediante distillatore. La possibilit\ue0 di poter coltivare la canapa potrebbe da un lato migliorare il reddito dell\u2019agricoltore e dall\u2019altro avere effetti positivi sull\u2019agro-ecosistema permettendo cos\uec il rilancio e la valorizzazione delle aree dell\u2019Appennino emiliano