In queste brevi riflessioni non intendo approfondire lo statuto ontologico ed estetico dell\u2019improvvisazione3, n\ue9 occuparmi della diffusa idea che l\u2019improvvisazione, per le sue caratteristiche ontologiche ed estetiche, richieda e incoraggi un\u2019estetica dell\u2019imperfezione4 \u2014 un\u2019idea che, peraltro, ritengo del tutto inadeguata, in quanto riposante su un\u2019inaccettabile concezione formalista dell\u2019esperienza estetica e del valore estetico. Piuttosto, m\u2019interessa concentrarmi su un aspetto particolare delle pratiche improvvisative, l\u2019interazione improvvisativa, per mettere in luce un aspetto particolare della portata estetica dell\u2019improvvisazione, che mi pare essere filosoficamente assai pregn...