La crisi italiana di questi anni recenti, che è rappresentata dalla retorica pubblica come conseguenza quasi naturale dell’economia globalizzata, appa- re ai più accorti analisti sociali come effetto della logica neoliberista che per- vade lo Stato e il mercato del lavoro. Sembra che questa crisi tocchi soprat- tutto le fasce più deboli. Infatti, c’è una tale moltitudine di giovani disoccu- pati o occupati in modo precario da poter affermare che è ormai precaria tutta la nuova generazione (Armano e Murgia 2014). La stabilità lavorativa e il welfare pubblico che avevano contraddistinto la società industriale non han- no lasciato tracce, se non forse solo nella cultura incorporata nelle famiglie di questi giovani, cultura neanche poi...