Il testo mette in luce come Heidegger negli anni Trenta subisca il fascino del Nazionalsocialismo individuando in Hitler e nella sua politica una possibilità di salvezza per il mondo occidentale di fronte al pericolo rappresentato dagli Ebrei. In questo modo Heideger ripropone una delle figure fondamentali del suo pensiero. Cercando le moditavazioni filosofiche di questa fascinazione, l’autrice propone un’interpretazione di Essere e Tempo in dialogo con la posizione espressa da Lukacs in La distruzione della ragione, evidenziando come „il pericolo dell’irrazionalismo“ e la cause del „conservatorismo“ di Heidegger possano essere individuate nella sua persistente critica della razionalità moderna che trova la sua origine nella giovanile intre...