Lo studio inserisce le teorie introdotte da Rudolf Laban, uno dei principali esponenti della danza di espressione tedesca negli anni '10-20-30 del Novecento, sul corpo e il movimento entro dei paradigmi culturali più ampi dei codici spettacolari dell’epoca e, nella fattispecie, entro i discorsi sul corpo che attraversano la letteratura scientifica. La centralità acquisita dalla componente fisica dell’uomo sancì un nuovo orientamento culturale che divenne l’oggetto di studio privilegiato della fisiologia e della psicologia, oltre che della pedagogia, dell’ergonomica e della scienza del lavoro. I nuovi modelli scientifici delinearono i contorni di un nuovo sapere antropologico, permearono le convenzioni estetiche e le teorie performative d...