Nel diritto la ricerca dell’universale (giustizia) si avvicina alla concretezza delle istituzioni politiche e giuridiche che manifestano la loro genesi nella bellezza, preparando così le connessioni tra giudizio giuridico e giudizio estetico. Giudicare significa distanziarsi dagli elementi che circondano le persone che giudicano, compiere l’opera della riflessione, passare e ripercorrere la ‘senzienza’ e l’essenza, dal pathos al logos. La dimensione dell’ideale (teoria) manifesta con l’uomo una costante istanza di realità (prassi), diviene una pretesa (giuridica). L’ideale di ogni uomo cerca, attraverso l’opera (degli atti) dell’uomo, di iscriversi nella realtà e tale iscrizione muove nella direzione del riconoscimento di un senso comune