Saper leggere l'architettura

Gli autori si pongono il problema di voler insegnare a saper leggere l’architettura, e a questo fine si pongono la domanda di quale sia l’essenza stessa dell’architettura, introducendo il concetto di spazio architettonico, come elemento fondante dell’architettura, e come soprattutto la si possa leggere. Lo spazio architettonico è molto complesso poiché nasce dalle relazione di molti elementi, che non sempre è facile poter distinguere all’interno della fabbrica, se non da parte di coloro che hanno una grande esperienza. Se non si usa un metodo rigoroso per decodificare questa complessità si corre il rischio di non comprendere la vera essenza del linguaggio architettonico Oggi noi riteniamo che non sia più sufficiente saper vedere l’architettura, ma che occorra saperla leggere o meglio decodificarla e per far ciò, occorre definire una metodologia di lettura che consenta al lettore di analizzare il suo complesso linguaggio. Per raggiungere questo scopo ci serviremo del disegno, impiegato come strumento operativo, e come mezzo critico per comprendere e leggere la complessità del linguaggio architettonico. Gli architetti hanno utilizzato molte volte il disegno per condurre l’analisi grafica dell’architettura, in maniera istintiva o in modo sistematico, come aveva già insegnato Vincenzo Fasolo nel suo volume Analisi Grafica dei valori architettonici . Riteniamo, infatti, che il disegno per la sua capacità di selezionare le informazioni presenti su un’opera architettonica (al contrario della fotografia) costituisca un mezzo più penetrante di un’immagine fotografica, dal momento che quest’ultima riproduce la realtà in scala ridotta, senza effettuare una selezione tra i punti caratterizzanti dell’opera. Al contrario il disegno, utilizzato come mezzo di analisi critica, può selezionare, fra gli infiniti punti che costituiscono un edificio, quelli che caratterizzano l’opera, eliminando il superfluo e consentendo al lettore di concentrarsi sulla vera essenza dell’opera architettonica analizzata.The architectural space is very complex because it concerns the relationship between many elements in a building , which are not always easy to distinguish except by experts. If we do not use a rigorous method to decode this complexity we run the risk of not understanding the true essence of architectural language. Today we believe that it is no longer enough to see architecture, but we need to know how to read it or better decode it. We needed a methodology that would enable the reader to analyse this complex language. This was achieved through drawing, used both as an operational tool, and as a critical means to understand and read the complexity of the architectural language