Se è vero che è preferibile parlare di "Mediterraneo delle città" (Prezioso 2000) piuttosto che di città del mediterraneo, possiamo considerare Roma come il centro ideale e simbolico del Mediterraneo, “mare solido” dei flussi contemporanei. Un Mediterraneo che non è più quello mitico delle civiltà antiche e delle città ippodamee, ma quello reale delle migrazioni e dei conflitti tra modi di abitare che appartengono a tradizioni, culture e visioni del mondo altre. È su questi presupposti che si fonda l’ipotesi che Roma, per posizione geografica, storia e antropologia, possa costituire nella contemporaneità, un paradigma positivo di ibridazione e coesistenza. Se "contemporaneo" è ciò che comprende, tutti insieme, gli strati e il senso della st...