I primi anni Ottanta hanno visto la comparsa sulla scena culturale francese di una nuova letteratura, ad opera dei figli degli immigrati maghrebini nati in Francia, i cosiddetti beurs. Per la sua entità e risonanza, questa letteratura di seconda generazione costituisce un fenomeno unico nel panorama francese e non trova corrispondenti in nessun’altra «G2». Attraverso le loro opere, i figli dell’immigrazione mettono a nudo un mondo in trasformazione e invitano a riflettere su questioni oggi cruciali in molti paesi europei: l’appartenenza, l’identità nazionale, l’ibridazione culturale e letteraria, la riformulazione costante dei rapporti di forza, reali e simbolici, tra Centro e Periferia. Nonostante molti l’avessero dichiarata morta già ...