Mondi al limite e limiti tra mondi: rassegna di letteratura beur (1981-2010)

I primi anni Ottanta hanno visto la comparsa sulla scena culturale francese di quella che sarà definita in seguito letteratura beur, dove il termine beur sta ad indicare i figli degli immigrati maghrebini nati in Francia. Una letteratura fatta prima di tutto di testimonianze, di testi a matrice autobiografica, di scritti di denuncia e contestazione. Nonostante molti l’avessero dichiarata «enfant mort-né» già all’inizio degli anni Novanta, la letteratura in questione è ancora oggi in continuo fermento e la mole di testi prodotti (oltre duecento) rende ormai difficile considerarla una moda passeggera. Criticati al loro esordio, gli autori beurs sono oggi un modello a cui ispirarsi, come dimostrano i testi di diversi scrittori che hanno adottato le rivendicazioni, lo stile, il linguaggio – e in alcuni casi addirittura l’identità – beur. A quasi trent’anni dalla nascita della letteratura in questione, questa rassegna si propone come un giro d’orizzonte, per tentare un bilancio su una letteratura «minore» – nell’accezione di Deleuze e Guattari – ma tutt’altro che marginale