La scrittura del quesito referendario ed il suo giudice

Nell'individuare il quesito referendario relativo alla riforma Boschi-Renzi, l'Ufficio centrale presso la Corte di cassazione ha utilizzato la formula prevista per le (altre) leggi costituzionali e non per le leggi di revisione costituzionale. Nonostante l'evidente errore nell\u2019applicazione di quanto previsto dall\u2019art. 16 della l. n. 352/70, il TAR del Lazio ha giustamente dichiarato inammissibile il ricorso sollevato sul punto in quanto l\u2019atto impugnato (il D.P.R. di indizione della consultazione popolare) non \ue8 espressione di un potere amministrativo. Aumentando il rammarico in chi da tempo sostiene l\u2019opportunit\ue0 (e la giuridica esperibilit\ue0) di un superamento della tradizionale giurisprudenza della Corte costituzionale con la quale quest\u2019ultima dichiara insindacabili i vizi cui mette capo un \uabcattivo uso\ubb delle funzioni esercitate dall\u2019Ufficio centrale in sede di conflitto tra poteri