Linee di indirizzo per il miglioramento dell\u2019efficienza energetica nel patrimonio edilizio

Questo scritto fa esplicito riferimento alle \u201cLinee d\u2019indirizzo per il miglioramento dell\u2019efficienza energetica nel patrimonio culturale - Architettura, centri e nuclei storici ed urbani\u201d, recentemente redatte da un gruppo di lavoro composto da dirigenti e funzionari del Ministero dei Beni e delle Attivit\ue0 Culturali e del Turismo (MiBACT) e da docenti universitari, per fornire indicazioni per la valutazione e per il miglioramento della prestazione energetica del patrimonio culturale tutelato, con riferimento alle norme italiane in materia di risparmio e di efficienza energetica degli edifici. Tali linee di indirizzo costituiscono uno strumento scientifico semplice, ma in grado di coniugare rigore scientifico ed aggiornamenti tecnici sulla materia, e di fornire indicazioni operative a progettisti e tecnici, sia esterni sia interni al Ministero, relative all\u2019impiego delle fonti energetiche rinnovabili negli edifici del patrimonio culturale italiano, alla valutazione delle prestazioni energetiche degli edifici storici nelle condizioni esistenti e ai criteri operativi per il progetto di eventuali interventi di riqualificazione energetica, opportunamente calibrati sul rispetto delle specifiche peculiarit\ue0 del patrimonio culturale. Inoltre, le linee di indirizzo si propongono di fornire agli organi preposti alla tutela del patrimonio culturale criteri e metodi per una compiuta valutazione critica sia dei progetti presentati ai fini del rilascio delle autorizzazioni di legge, sia di quelli predisposti direttamente, affinch\ue9 tengano in debita considerazione anche gli aspetti della prestazione energetica degli edifici tutelati. Le linee d\u2019indirizzo affrontano in particolare il tema dell\u2019uso efficiente dell\u2019energia per la conservazione e la protezione dei centri e dei nuclei storici e dell\u2019architettura rurale ai fini paesaggistici, ed il tema della qualit\ue0 dell\u2019intervento di riqualificazione degli edifici e dei nuclei urbani, ritenendo tali tematiche strettamente interconnesse, rispetto a quelle dei beni architettonici sottoposti a tutela. Il Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192 recante Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell\u2019edilizia, che \ue8 stato recentemente aggiornamento dalla Legge 90/2013, ha reso di fatto \u201ccondizionata\u201d la deroga per la sua applicazione ai beni culturali, nonch\ue9, ai fini della tutela paesaggistica, alle ville, ai giardini, ai parchi che si distinguono per la loro \u201cnon comune bellezza\u201d ed ai complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, tra cui i centri ed i nuclei storici. Infatti, sulla base del nuovo dettato normativo, qualora applicabile anche per gli edifici vincolati, il decreto si applica esclusivamente per: \u2022 l\u2019attestazione della prestazione energetica, APE (art. 6); \u2022 l\u2019esercizio, la manutenzione e le ispezioni degli impianti tecnici (art. 7). L\u2019esclusione dall\u2019applicazione della norma suddetta \ue8 prevista solo nel caso in cui si accerti: \u201c\u2026previo giudizio dell\u2019autorit\ue0 competente al rilascio dell\u2019autorizzazione, ai sensi del codice di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, (ovvero gli organi periferici del Ministero) [che] il rispetto delle prescrizioni implichi un\u2019alterazione sostanziale del loro carattere o aspetto, con particolare riferimento ai profili storici, artistici e paesaggistici\u201d. Tale importante innovazione comporta un\u2019ulteriore assunzione di responsabilit\ue0 per il Ministero e giustifica ancora di pi\uf9 l\u2019esigenza di fornire utili riferimenti operativi. Il documento redatto, pertanto, non fornisce soluzioni pronte all\u2019uso, n\ue9 prescrive metodologie a carattere vincolante, in considerazione delle peculiarit\ue0 dei beni interessati, della naturale evoluzione nel tempo delle tecnologie adoperate e dei futuri aggiornamenti normativi, ma pu\uf2 solo guidare la sensibilit\ue0 del personale e dei progettisti per il raggiungimento istituzionale primario della protezione e conservazione del patrimonio culturale, ottimizzandone, laddove possibile, il livello di prestazione energetic