Il Dante di Veselovskij tra apocrifi e letteratura popolare

Il saggio \ue8 inserito in un volume monografico, a cura di Roberta De Giorgi e Renzo Rabboni, che raccoglie in traduzione tutti gli scritti di Aleksandr Veselovskij su Dante (Aleksandr Nikolaevi\u10d Veselovskij, "Studi su Dante", in \uabLa Parola del testo\ubb, XXI, 1-2 (2017), 188p.). Scorrendo l\u2019opera di Aleksandr Veselovskij e ricordando la figura di questo celebre studioso, viene senz\u2019altro in mente l\u2019immagine con cui Montale sintetizz\uf2, in una tarda lirica, l\u2019attivit\ue0 di Pio Rajna : \uabFece il nido negli interstizi / delle pi\uf9 antiche saghe \ubb. Non c\u2019\ue8 da meravigliarsi se nell\u2019orizzonte degli interessi di Veselovskij siano rientrate anche grandi opere di autori italiani del Tre e Quattrocento (a suo tempo Cesare Segre si rammaricava che non fosse mai stato tradotto il \uab suo monumentale volume sul Decameron \ubb), fra cui la Commedia di Dante. Il saggio si concentra dunque sui saggi di Veselovskij dedicati a Dante, sulla loro complessa rielaborazione, nonch\ue9 sui numerosi riferimenti a testi di area russa e slava (oltre che slavo-bizantina), ed ha come obiettivo quello di sciogliere, almeno in parte, il denso reticolo di corrispondenze e paralleli che, pur affascinando il lettore, rischia talvolta di lasciarlo frastornato