'Now go not backward\u2019. Doctor Faustus e la tragedia della negazione

The Tragicall Historie of Doctor Faustus di Christopher Marlowe pu\uf2 apparire, a una prima lettura, un\u2019opera fortemente manichea nella rappresentazione delle categorie antinomiche di bene e male. Sebbene la tragedia assimili in maniera evidente la tradizione medievale della morality e Faustus proietti il proprio conflitto interiore nel good angel e nel bad angel, rappresentazioni visive (o specchi) della propria coscienza scissa, in queste pagine si cerca di dimostrare che, al contrario, le antitesi morali e assiologiche non sono cos\uec nette come sembra. Marlowe presenta, a livello linguistico, stilistico e concettuale, una forte contrapposizione tra bene e male con l\u2019intento apparente di condannare la deviazione dai codici, dalle regole e dalle norme sociali e morali dell\u2019epoca: oltre a essere l\u2019espressione pi\uf9 evidente del comune sentire, il Coro, che funge da cornice moraleggiante dell\u2019opera, anticipa profeticamente l\u2019atteggiamento repressivo di Giacomo I nei confronti della filosofia occulta. Come il Coro apre la tragedia con una negazione (\u201cNot marching in the fields of Thrasimen\u201d), cos\uec Faustus e il bad angel spezzano la regolarit\ue0 metrica del blank verse, e la sua rassicurante musicalit\ue0, con l\u2019utilizzo pressoch\ue9 costante del ritmo trocaico: l\u2019opera si apre e si basa dunque sulla negazione e sull\u2019irregolarit\ue0, quasi a volere porre l\u2019accento sull\u2019idea di ambiguit\ue0 semantica e di rovesciamento delle aspettative logiche. \uc8 assai interessante, a questo proposito, osservare che il bad angel e il good angel si scambieranno i ruoli e la prosodia (il ritmo giambico diviene espressione verbale dell\u2019angelo del male mentre il ritmo trocaico si fa voce dell\u2019angelo del bene) quando Faustus, oscillando in maniera ancora pi\uf9 drammatica e intensa tra le due dimensioni, sembra volere abbracciare la logica e la morale del pensiero conformista e dominante. Questo studio indaga la rappresentazione delle categorie antinomiche di bene e male nella tragedia di Faustus alla luce delle scelte linguistiche, stilistiche e concettuali operate da Marlowe, fortemente ambigue, come si \ue8 detto, e, soprattutto, alla luce del ruolo e la posizione nella societ\ue0 elisabettiana della figura dell\u2019intellettuale, una figura sempre pi\uf9 delusa nelle sue ambizioni e nelle sue aspettative e, di conseguenza, sempre pi\uf9 alienata