Un nuovo strumento sul ruolo dei nessi semantici nella Verbal Working Memory: norme preliminari per la Scuola Primaria

L’articolazione della Memoria in magazzini è stata superata da concezioni che hanno individuato nella Working Memory, l’elemento cruciale, attivo e costruttivo di conoscenze. Il modello di Baddley, (2000), che individua uno specifico servo-meccanismo (Episodic Buffer) di interfaccia tra nuove e pregresse informazioni, è il più utilizzato in letteratura. Dei 36 lavori in una recente rassegna (Norbre et al., 2013) sui compiti per valutare l’EB solo 10 sono prove verbali. Nonostante sia largamente condiviso che il linguaggio verbale svolga una funzione fondamentale nell’organizzazione e nel recupero delle conoscenze, esiste una carenza di prove idonee a valutare un eventuale differenziato effetto sulla WM del tipo di nesso semantico (Lucariello et al., 1992). Il contributo presenta le norme preliminari di una nuova versione di una prova a doppio compito che bilancia nessi categorizzanti, tematici e arbitrari (da De Beni et al., 1998 e Giofrè et al., under review) in bambini di Scuola primaria