Il knowledge management come strumento di ottimizzazione dei processi: il caso di una multinazionale italiana

Il lavoro di tesi ha come oggetto la conoscenza e la sua gestione strategica in ambito aziendale ed organizzativo. Nel moderno contesto globalizzato e iper-veloce, le realtà produttive si trovano quotidianamente a dover affrontare sfide nuove e complesse, alle quali non è più possibile rispondere con i vecchi strumenti organizzativi. Ad emergere con forza nella realtà attuale è il valore dei cosiddetti beni intangibili – dati, informazioni, conoscenze, best practice, esperienza, know-how, cultura etc. – quali strumenti nuovi per garantirsi vantaggio competitivo e valore aggiunto. Rispetto ad un passato caratterizzato da impostazioni rigide come taylorismo e fordismo – metodologie organizzative che non permettono di rispondere in modo flessibile e veloce agli stimoli esterni – il nuovo assetto prevede lo sviluppo di organizzazioni più orizzontali, meno gerarchicamente ingessate, più orientate al lavoro di team, guidate da un management rinnovato e capace di esprimere una leadership di servizio, dotate delle tecnologie più moderne e capaci di valorizzare i propri asset immateriali, tramite i quali arricchire il prodotto di nuovo valore. L'ambiente esterno, da “pericolo” dal quale proteggere l'azienda e il one best way, diviene oggi portatore di novità e nuove energie da tradurre in competenze e know-how, anche grazie ad un diverso rapporto con alcuni stakeholder, come concorrenti e fornitori, che assumono il ruolo di veri e propri partner con cui avviare progetti di comakership fin dalle fasi di sviluppo dei nuovi prodotti. In questo nuovo ecosistema produttivo, il knowledge management rappresenta il filo conduttore capace di sintetizzare e patrimonializzare esperienze, conoscenze e competenze che un tempo andavano perse, ma che oggi è necessario mettere in comune e condividere a livello aziendale per mantenere i necessari standard di competitività richiesti dal mercato. Una leadership efficace, strumenti tecnologici all'avanguardia e una positiva cultura aziendale rappresentano fattori necessari a realizzare progetti riusciti di gestione della conoscenza. A riguardo, viene preso in esame il caso di una nota multinazionale italiana che si è avvalsa di strumenti di knowledge management: è stata effettuata un'intervista alla dirigente responsabile del sistema di knowledge management che ha partecipato fin dall'inizio all'implementazione del sistema una decina di anni fa. Il materiale raccolto attraverso l'intervista è risultato molto significativo se confrontato con quanto emerso dalla letteratura presa in esame per la realizzazione del lavoro di tesi, con particolari riferimenti ai concetti di cultura aziendale e di propensione al cambiamento