L'Islam contemporaneo. Sfide e Riflessioni tra modernit\ue0 e modernismo

Questo saggio \ue8 il risultato di un anno e mezzo (2014-2015) di lavoro, confronto, studio che il sottoscritto ha portato a termine con altri ricercatori italiani all\u2019interno di un progetto dal titolo \u201cConoscere il Meticciato. Governare il Cambiamento\u201d e che la Fondazione Oasis di Milano, con il patrocinio dalla Fondazione Cariplo, ha concluso durante il mese di dicembre 2015. Riordinando i pensieri, ampliando le riflessioni, ricostruendo percorsi storico-religiosi, questo saggio vuole approfondire l\u2019esacerbata percezione che il Medio Oriente ha valutato essere \u201cla Modernit\ue0\u201d, cio\ue8 quella fase storica nella quale lo Stato Nazionale europeo decreta una superiorit\ue0 bellico- economica in relazione al mondo intero favorendo de facto la fase coloniale. Sar\ue0 quindi essenziale favorire un percorso de-costruttivo di concetti come \u201csecolarizzazione\u201d, \u201cIsl\u101m politico\u201d, \u201claicit\ue0\u201d, \u201cRidda e Takf\u12br\u201d ecc. per distinguere ci\uf2 che l\u2019Europa prima e gli Stati Uniti poi hanno stabilito esserne il \u201cvero\u201d significato in relazione a un non-Occidente. Se nella seconda met\ue0 dell\u2019Ottocento l\u2019Europa coloniale aveva stabilito, attraverso gli scritti di Ernest Renan, che l\u2019Isl\u101m fosse una religione priva di libero arbitrio, razionalit\ue0 e senso critico \u2013 tutti aspetti che emergono chiaramente in Averro\ue9 et l\u2019Averroisme (1882), in \uc9tudes d'Histoire Religieuse (1857) e in Histoire G\ue9n\ue9rale et Syst\ue8mes Compar\ue9s des Langues S\ue9mitiques (1855), la contrapposizione tra Rash\u12bd Ri\u1e0d\u101 (d. 1935) e \u2018Al\u12b \u2018Abd al-R\u101ziq \u2013 rispettivamente autori dei famosi \u201cal-Khil\u101fah aw al-imam\u101 al- \u2018uzm\u101\u201d (Il Califfato o l\u2019Imamato superiore) e \u201cAl-Isl\u101m wa l-Us\u16bl al-Hukm\u201d (L\u2019Isl\u101m e le Fonti del Governo) \u2013 avrebbe decretato che questa fede disdegna la separazione tra la religione e il potere politico, di fatto proclamando l\u2019incapacit\ue0 islamica a formare una societ\ue0 laica. Queste semplificazioni sono ancora oggi alla base del pensiero \u201coccidentale\u201d sull\u2019Isl\u101m o meglio su quell\u2019unicum che si immagina essere la religione in questione. In una delle sue ultime interviste E. Said (d. 2003), il famoso autore di Orientalismo (1991), affermava che a distanza di 25 anni dalla pubblicazione del suo saggio, l\u2019immagine culturale che l\u2019Occidente aveva assunto in relazione a questa religione non era solo peggiorata a causa della semplificazione delle nuove forme del linguaggio mediatico, dal cinema di Hollywood a internet, ma aveva di fatto convinto gli stessi musulmani che la visione euro-statunitense del mondo islamico fosse quella corretta; la creazione di \u201cDaesh-Isis\u201d e la proclamazione del \u201cCaliffato\u201d \ue8 la sublimazione assoluta di questo pensiero, perch\ue9 conferma non solo che lo \u201cScontro di Civilt\ue0\u201d \ue8 inevitabile, ma necessario per estirpare dal mondo le anomalie anti-Moderniste. L\u2019intento di questo lavoro \ue8 indagare e spiegare quali sono le dinamiche che sottostanno al processo di semplificazione in atto \u2013 cui conseguono una \u201cdeformata\u201d visione dell\u2019altro, che prosegue dal XX, e quindi una radicalizzata e diffusa islamofobia \u2013 il cui unico obiettivo \ue8 quello di, identificare nemici comuni, risvegliare timori nascosti e legittimare nuove forme di guerra non convenzionale, come gi\ue0 successo in passato