Appunti delle lezioni berlinesi di Schelling sulla \u201cFilosofia della Rivelazione\u201d [1841-1842], Bompiani, Milano.

Il Referat kierkegaardiano delle Lezioni berlinesi di Schelling sulla \u201cFilosofia della Rivelazione\u201d, \u2013 qui proposto per la prima volta in traduzione italiana \u2013 costituisce una preziosa testimonianza di prima mano dei contenuti del primo corso che Schelling tenne tra il novembre del 1841 e il marzo del 1842 alla K\uf6niglichen Friedrich-Wilhelms-Universit\ue4t di Berlino dalla cattedra che era gi\ue0 stata di Fichte e poi di Hegel. Un corso inoltre particolarmente significativo e destinato a rappresentare, secondo le parole di Karl Jaspers, \uabl\u2019ultimo grande avvenimento universitario\ubb nella storia della filosofia occidentale, allorch\ue9 nell\u2019incipiente tramonto dell\u2019hegelismo, tutta l\u2019Europa filosofica (e tra gli uditori ricordiamo tra gli altri Neander, Steffens, Savigny, Trendelenburg, Feuerbach, Strauss, Michelet, A. von Humboldt, Burckhardt, Engels, Bakunin\u2026), aveva volto il proprio sguardo in direzione della cosiddetta Sp\ue4tphilosophie schellinghiana, la quale aveva promesso di curare definitivamente \uable ferite che la scienza tedesca\ubb aveva riportato nella \uablunga e nobile\ubb battaglia dell\u2019Idealismo. All\u2019esordio del primo semestre berlinese Schelling non aveva peraltro ancora pubblicato nulla \u2013 se si esclude la breve Vorrede ai Fragments philosophiques di Cousin del \u201934 \u2013 su quella che doveva essere la sua nuova prospettiva filosofica, ovvero la filosofia positiva, che nell\u2019intento del Filosofo sarebbe stata in grado di pervenire finalmente a quel da f, al quod sit dell\u2019essere, a quell\u2019esistenza reale cui la filosofia hegeliana, meramente negativa, logica, non sarebbe riuscita ad approdare. La testimonianza del Referat kierkegaardiano pu\uf2 essere inoltre duplicemente rilevante, sia ai fini di una ricerca volta in direzione schellinghiana, sia in direzione kierkegaardiana. Nel primo senso poich\ue9 essendo il Referat di Kierkegaard uno dei pi\uf9 dettagliati tuttora rimasti in circolazione (sebbene il filosofo danese abbandoner\ue0 deluso il corso prima del suo termine effettivo), esso pu\uf2 rappresentare un valido strumento ai fini di un\u2019indagine che si proponga di ricostruire l\u2019originale struttura concettuale del primo corso berlinese sulla Philosophie der Offenbarung, il cui contenuto il Filosofo non diede mai personalmente alle stampe (l\u2019opera omonima fu infatti il frutto del paziente lavoro di ricostruzione del figlio del Filosofo, basato sui manoscritti e sugli appunti inediti del padre). Nella seconda direzione, gli appunti kierkegaardiani possono permetterci di capire che cosa effettivamente (e per certi versi anche come) il giovane filosofo di Copenaghen pot\ue8 aver recepito dell\u2019ultima speculazione di Schelling, e talvolta di appurare come la stessa opera di Kierkegaard nasconda in realt\ue0 numerosi corsi sotterranei verso i quali si sono riversate acque spesso molto diverse, corsi il pi\uf9 delle volte non immediatamente visibili al lettore, ma di cui il pensiero del Filosofo si \ue8 sostanziato: Schelling \ue8 appunto uno di questi.Italian translation and critical edition of Kierkegaard's Notes from Schelling's Lectures in Berlin 1841-1842 on Philosophy of Revelation