Il presente lavoro indaga l’opera di Goffredo Parise (Vicenza, 1929 – Treviso, 1986) a partire dal primato della visività, che guida ogni testo dell’autore. Si sono così ricercate sia le ragioni che hanno spinto l’autore a fondare una tale poetica, sia le implicazioni che ne derivano, tentando di forzare i confini prettamente letterari per sondare terreni vicini alla filosofia (Maurice Merleau-Ponty per quanto riguarda i rapporti con la fenomenologia e François Jullien in relazione all’Oriente), l’antropologia del visivo e la critica d’arte (Georges Didi-Huberman). Due sono stati i principali assi della ricerca: da una parte l’analogia con la riflessione filosofica, che ha mostrato la possibilità di rileggere l’opera parisiana attraverso la...