Nella città di Roma, la strutturale carenza di alloggi a basso prezzo e di adeguati servizi di supporto riguarda ormai la vita di milioni di studenti, rinforza il mercato immobiliare privato dell’affitto e di conseguenza compromette il diritto allo studio. Come reazione a questa situazione divenuta emergenziale, gruppi di studenti si sono organizzati in “collettivi di lotta per il diritto all’abitare” e hanno intrapreso azioni coordinate di occupazione di edifici pubblici in disuso dando vita a pratiche sperimentali di co-abitazione che coinvolgono giovani studenti, neo-professionisti, immigrati, senzatetto e piccoli nuclei familiari in condizioni di disagio. L’osservazione diretta di queste realtà che hanno dato luogo a soluzioni abitati...