Una delle conseguenze della crescente fortuna della ritrattistica tra Quattrocento e Cinquecento è la rilevanza, nei dibattiti culturali, del tema della competizione tra ritratto e poesia celebrativa – due generi privileggiati, ai quali si affida il compito di immortalare gli uomini, tramandando ai posteri le loro virtù e i loro volti. Un interessante campo di confronto fra le due arti rivali è costituito dai sonetti su ritratti, ossia dai componimenti, generalmente d’occasione, in cui si evoca un ritratto figurativo per elogiare il talento del pittore e le doti del soggetto rappresentato, ma anche per riflettere sulle potenzialità e sui limiti dei mezzi espressivi delle rispettive arti. Come mostrano gli esempi esaminati nell’articolo, per...