L’architettura dipinta nelle opere dei molti pittori-architetti attivi tra Quattrocento e Cinquecento è stata sovente utilizzata per comprendere meglio o per validare una attività professionale, per poter stabilire l’esistenza o meno di particolari culture architettoniche o conoscenze dell’Antico, e, infine, dall’analisi di quanto rappresentato, per rintracciare, almeno per il contesto milanese, i debiti nei confronti di una presunta eredità bramantesca, oppure le premesse di una lingua nuova". Un caso differente è rappresentato dalle opere di Giovanni Donato Montorfano e in particolare dalla sua opera più nota, la Crocifissione: alcune delle finalità nell’analizzare i suoi dipinti potrebbero essere analoghe a quelle già usate dalla storio...