La formazione dei professionisti

La sospensione di tutte le attività formative in presenza e delle procedure concorsuali durante l’emergenza ha determinato la necessità di modificare requisiti formali e alcuni aspetti procedurali relativi alle modalità di accesso alle professioni ordinistiche, al fine di tutelare la salute pubblica, da un lato, e dall’altro evitare laddove possibile una eccessiva penalizzazione dei professionisti coinvolti. Con riferimento alla formazione continua, l’emergenza ha imposto ampie deroghe ai limiti di utilizzo della FAD per l’assolvimento degli obblighi formativi, tanto per le professioni ordinistiche quanto per le professioni regolamentate a livello regionale. Anche sul fronte del lavoro professionale, l’emergenza sembra aver gettato nuova luce sulle disparità esistenti tra lavoratori con diversi statuti protettivi sollecitando interventi in direzione di un maggiore investimento nelle competenze di tutti i professionisti.The contribution analyses those measures adopted in the pandemic emergency that have had an impact on the continuing vocational training system. The interaction between government provisions and regional directives, together with the organizational and bureaucratic difficulties that immediately emerged with reference to the adoption of distance learning, have determined a great deal of uncertainty, revealing the weaknesses of the continuing training system. Interprofessional Training Funds proved unable to offer specific support to companies and workers in the most critical phase. Positive signs of innovation come from the creation of a new training fund (Fondo Nuove Competenze), which promises to promote a logic of greater participation of collective actors in qualifying workers in view to protect them from organizational and economic transformations