Nel 1803 Ugo Foscolo pubblicò a Milano un’edizione commentata della Coma Berenices catulliana. È un’opera che, a più di duecento anni di distanza, continua a risultare di problematica interpretazione nella sua ispirazione, nel suo significato, nei suoi fini: incerte sono inoltre le ragioni che spinsero il venticinquenne Foscolo a impegnarsi in un lavoro a lui così apparentemente alieno per spirito e formazione. Se fosse vero quanto dichiarato nel finale Commiato, cioè che l’unico scopo dell’autore era quello di dileggiare il metodo dei “pedanti” nel commentare un autore antico, non si spiegherebbero l’erudizione da lui stesso profusa né la serietà del risultato finale. L’ambiguità pervade in realtà tutta l’opera, che sembra procedere second...