«Vir sanctus» : il vescovo e il suo «pubblico ufficio sacro» nella città

Attraverso la disamina d'innumerevoli testimonianze patristiche fra IV e VI secolo, sia greche sia latine, si è cercato di mostrare come andasse prendendo forma ä quest'epoca un modello episcopale che si proponeva con ruolo mediatore non soltanto fra Dio e l'uomo, ma anche fra la Chiesa e il potere politico in forza del proprio sapere tanto sacro quanto profano, senza mai sottrarsi alle responsabilità nei confronti delle leggi imperiali né porsi in contrasto con esse. Da Ambrogio di Milano a papa Gregorio Magno, in Occidente, la figura del vescovo andò d'altra parte accentuando, deliberatamente, i propri aspetti carismatici, in modo da conferire alla sua crescente preminenza «pubblica» e «sociale» un'autorevolezza sacrale ineguagliata.Cracco Ruggini Lellia. «Vir sanctus» : il vescovo e il suo «pubblico ufficio sacro» nella città. In: L'évêque dans la cité du IVe au Ve siècle. Image et autorité. Actes de la table ronde de Rome (1er et 2 décembre 1995) Rome : École Française de Rome, 1998. pp. 3-15. (Publications de l'École française de Rome, 248