De Gaulle e i primi governi democratici italiani nell'immediato dopoguerra

Ancor prima della fine della guerra il generale De Gaulle era convinto della necessità di stabilire rapporti cordiali con l'Italia. Ma riteneva storicamente necessario che l'Italia pagasse, in termini territoriali, il prezzo delle sue pretese e delle sue ambizioni. La tentata occupazione francese della Val d'Aosta rispondeva probabilmente a un'esigenza diplomatica : garantire alla Francia un pegno di cui valersi al tavolo dei negoziati per meglio affermare la propria leadership nei rapporti franco-italiani. Ma l'episodio amareggiò la nuova classe dirigente democratica, ne ferì l'orgoglio nazionale, la espose al rischio di subire le critiche dei nazionalisti e contribuì a disegnare un ritratto del generale De Gaulle che rimase lungamente radicato nell'opinione pubblica italiana. L'uomo che ebbe una parte importante nei rapporti con il generale in quei mesi fu l'ambasciatore d'Italia a Parigi, Giuseppe Saragat.Romano Sergio. De Gaulle e i primi governi democratici italiani nell'immediato dopoguerra. In: De Gaulle et l’Italie. Actes du colloque de Rome, 1er-3 mars 1990. Rome : École Française de Rome, 1997. pp. 21-28. (Publications de l'École française de Rome, 233