Fino a tempi recenti, le donne che hanno praticato l’architettura non sono state numerose – per ragioni legate alla diseguaglianza e all’emarginazione di genere – spesso costrette a rimaner nascoste dietro a figure maschili, ritenute più rassicuranti. Ciò non significa che non siano esistite, anche in ruoli di primo piano, e che le loro storie non possano essere raccontate. È indispensabile investigare il contributo dato da tali protagoniste alla storia dell’architettura: in quanto architette, certo, ma anche in quanto donne, poiché sullo sfondo s’intravedono domande cruciali. Un’opera qualunque, un’idea, un’azione assume caratteri diversi a seconda di chi l’abbia generata, uomo o donna? Un edificio disegnato da un uomo sarebbe diverso se ...