L’attuale domanda di revisione delle declaratorie e la modifica di assetto dei settori concorsuali e dei settori scientifico-disciplinari sollecita docenti e ricercatori ad una riflessione, interna ed esterna, sul modo di organizzare e mettere in relazione le diverse attività universitarie, formative e di ricerca di base e applicata. Le trasformazioni, attualmente chieste alla comunità scientifica, non hanno la profondità di una vera e propria riforma dei saperi, a dispetto dell’ambiziosa titolazione di questa piccola riforma, proprio perché le modifiche richieste sono limitate e, perlopiù, nominalistiche. Tuttavia, per la comunità degli studiosi accademici di urbanistica e pianificazione, è utile e opportuno cogliere questa occasione per ...