« Cognata numina ». Culti della città e culti della famiglia del principe in epoca augustea

Si riprendono in esame le caratteristiche dell'accessione di Augusto al pontificato massimo nel 12 a.C, in rapporto soprattutto al precedente costituito dal pontificato massimo di Cesare e all'eventuale carattere ereditario di quest'ultimo. La rappresentazione che Augusto stesso dava di questa sua nomina, quella desumibile dai calendari contemporanei e dai Fasti di Ovidio, porta ad una nuova valutazione della stessa dedica - parallela all'assunzione del pontificato massimo - di un'altare e di una statua di Vesta nella casa del principe. La Vesta romana, « focolare comune » della città proveniente da Troia, è infatti coerentemente rappresentata come divinità imparentata con il principe discendente dal troiano Enea. Se Vesta sale sul Palatino ed è accolta nella casa di Augusto, parallelamente i Lares Augusti escono da quella casa per essere distribuiti nei vici di Roma.Fraschetti Augusto. « Cognata numina ». Culti della città e culti della famiglia del principe in epoca augustea. In: Parenté et stratégies familiales dans l'Antiquité romaine. Actes de la table ronde des 2-4 octobre 1986 (Paris, Maison des sciences de l'homme) Rome : École Française de Rome, 1990. pp. 85-119. (Publications de l'École française de Rome, 129